Friday, September 09, 2005

Fine

Oggi ultimo giorno a Cracovia, ed a pensarci bene ultimo giorno fuori dall'italia. Domani mattina (presto che l'ostello ha il check out alle 10 ma dico io da che mondo e' mondo il check out e' alle 12 che poi voglio vedere loro a reimpacchettare la moto da capo la mattina presto rincoglionito che ok che e' la fine ma se non faccio le cose per bene poi i bagagli nella moto col cavolo che ci entrano) dicevo che si insomma domani mattina reimpacchetto, ricarico tutto sul cavallo d'acciaio, e me ne parto con destinazione il bel paese. Faro' probabilmente una tappa a Verona che ho una branda disponibile e poi domenica a Roma. Sono un po' triste, ma anche no, da una parte il viaggione e' finito, dall'altra non vedo l'ora di ricominciare a vivere una vita normale. Certo che ci vorrebbe un ultimo post profondo e riassuntivo dei 2 mesi che mi sono buttato dietro alle spalle e magari con un finale di quelli che significano un qualche cosa. Mi viene ad esempio il salto nel grand canyon di "Thelma & Louise" come a significare che non ci si deve piegare alle consuetuduni ed alle convenzioni ma sognare e continuare in un viaggio infinito ideale verso l'orizzonte e magari attaccarci la foto di me che salto da una rupe con la moto...sarebbe una gran figata...si si...ma magari li' mettiamo la controfigura che poi si vede solo nel secondo DVD quello dell'edizione speciale con i director's cut e con in regalo la statuetta della moto con il mio pupazzetto con il casco che si apre anche, io intanto mi piego.

Wednesday, September 07, 2005

Recensione tecnica

Ieri ancora a Varsavia ultimo giorno per il museo dell'insurrezione, il museo e' chiuso perche' con settembre gli orari sono diversi (damn pork putt!!!) passo la giornata un po' a bighellonare per le vie dei negozi ed un po' a prendere il sole nel parco vicino alla citta' vecchia (dura la vita del viaggiatore). Nel tardo pomeriggio recupero tutte le residue energie per andare a vedere il panorama dal "Palazzo della cultura e scienza" (anzichenno'). Il palazzo mi ha incuriosito perche' e' praticamente identico alle 7 sorelle di Mosca, che sarebbero 7 grattacieli tirati su dal baffone per caratterizzare la skyline (io quelli che mettono parole inglesi in testi in italiano proprio...) eddicevo la skyline di Mosca. In effetti questo di Varsavia, dice la guida, e' stato regalato dal governo russo ma ai polacchi non piace etc etc. Insomma salgo guardo il panorama e scendo. Forse perche' troppo annoiato, forse perche' barbone e stanco, forse perche' con una mezz'ora da buttare prima di cena ma forse perche' era pieno di signorine carine minigonnate mi sono fatto avvicinare e prestato alla prova del rasoio gilette verde power che se lo usi diventi bello e ricco come Beckham. Alcune sigorine parlavano anche inglese e mi hanno detto che il rasoio e' veramente figo e che mi ci posso rasare tutte le parti del corpo che mi pare ed provare sensazioni uniche ed insomma dai provalo che poi vedi. Io mi abbasso (sono metaforico) e provo: allora, a mio modo di vedere quel coso e' una somma porcata, alla cifra di circa 15 uri (in Polonia) ti danno un manico che dovrebbe essere gratis e ci mettono sopra un pulsante che quando lo premi lo fa vibrare. Il contrappesino interno attivato dalla batteria provoca una vibrazione continua che stimola il pelo rilassa la pelle e facilita la tosatura del pelo...no. Le signorine minigonnate mi hanno anche dato una bustina in cui riportarmi a casa il rasoio usato, gentili, e ci hanno aggiunto un buono per avere uno sconto di uri 3 sull'acquisto del marchingegno tecnologico, carine.
Oggi Cracovia.

Monday, September 05, 2005

Di poche parole.

Polonia e di nuovo tutto da capo, cartelli stradali, moneta, telefono, prezzi, lingua...in realtà ho perso completamente il filo ed anche per dire 'grazie' vado in palla e mi limito a sorridere. In Lituania ho chiesto indicazioni credo in inglese e mi hanno risposto in russo...ed ho capito (???). Sono molto confuso e va sempre peggio. Ieri ingresso in Polonia, fa caldo, molto caldo, mi fermo per fare benzina e per bere qualche cosa e fermo la moto ad un distributore in un paesino desolato. Faccio il pieno, compero da bere (non credo di aver parlato) e mi metto a sorseggiare la bibita vicino alla moto. Si avvicina un bambino che avrà 7 anni, non mi dice nulla, accenna un sorriso e si fa vicino alla moto, si sta mangiando un sacchetto di cialde da gelato di quelle a tubo, si guarda la moto e poi guarda me, continua a non dire nulla, ed io nulla ribadisco. Mi guarda fisso e dopo un po' mi fa un cenno come per offrirmi una delle sue cialde, declino ma commosso da tanta generosità mi lancio in un ardito dialogo, gli faccio: "Bank?", lui continua a non dire nulla ma annuisce comprensivo...incerto sull'effettiva comprensione del mio messaggio ripeto ancora "Bank?" e questa volta faccio dei circoletti con le mani che potrebbero essere interpretati come "Qui intorno?" ma anche come "Qui è tutto un magna magna", ma confido nelle sue capacità intuitive. Lui mi ripete che è d'accordissimo, e nell'annuire questa volta chiude anche gli occhi, come a dire che da questo punto di vista non dobbiamo più spiegarci nulla. Lo ringrazio di cuore con un pollice alzato e me ne vado mentre lui ha la testa praticamente tra il contachilometri e la borsa serbatoio, viaggiare da soli è bello perché si fanno un sacco di amici lungo la strada, alcuni non parlano molto però.

Provocazioni

Per aggirarmi anche per pochi giorni in un paese che non conosco, ho visto che la migliore soluzione è fare uso di una guida turistica. Lo so che ci sono molti contro nell'appoggiarsi troppo a questi libercoli, ma il fatto è che se si vuole la massima libertà di poter arrivare in un posto, fare 2 o 3 telefonate e risolvere il problema dell'alloggio, ed avere una minima descrizione di quanto ci si trova di fronte (ristoranti, monumenti, musei etc), la guida vale senz'altro i soldi che costa. Per un viaggio così lungo mi sono dovuto portare dietro praticamente una biblioteca: Routard per la Norvegia, Lonely per la Finlandia, Lonely per la Russia, ed ora in Polonia ancora con la Lonely. Queste guide mi hanno salvato la vita in diverse occasioni (specie con gli alloggi) e più questo capita più sono indotto a pensare che la vera verità e saggia saggezza siano depositate in questi libricini che mi porto in tasca. Anche in altri viaggi, le informazioni sono sempre state precise e dettagliate sia per quanto riguarda le informazioni ufficiali ma anche per quelle non scritte da nessuna altra parte, insomma rispondente alla verità e tanto basta. Soprattutto per questi motivi, mi ha incuriosito l'idea di vedere cosa si dice in queste guide dei posti che conosco meglio, dell'italia o magari di Roma. Trovo la Lonely di Roma in inglese e comincio a spulciarla, è fatta per stranieri e si capisce da alcuni consigli su come gli 'Italiani' mangiano la pasta dal vestiario alle regole d'ingaggio con lo spaghetto ed alla scarpetta. Mi sembra rispondente, bello, siamo catalogati, questi non sono libricini qualunque sono trascrizioni della realtà assoluta, della verità, se non è qui non è mai accaduto, se è qui è vero e basta. Al capitolo pizza la guida dice che verosimilmente era un alimento usuale tra i legionari romani e quindi la pizza è da considerarsi un piatto di origine romana...come la mettiamo?

Thursday, September 01, 2005

Facile facile

Ho passato 2 frontiere in meno di 5 ore. Ho cambiato le corone estoni nelle (???) cose lettoni e poi le cose lettoni nelle cose Lituane che poi aspetta che ce le ho in tasca, sono...litas, ora in tasca ho i litas. Mi sembra di pagare con i soldi del monopoli, non ho la minima idea di quanto vale quello che ho, quello che compero ed il costo della vita in genere. In Estonia un pieno di benzina erano circa 200 corone, in Lettonia meno di 10 cosi e qui con 50 litas ho riempito il serbatoio quindi, se 200 corone estoni sono circa 15 iuri, e se per mille e rotte corone mi hanno dato una sessantina di cosi Lettoni, considerando che dei cosi lettoni ne ho spesi un po' per la benzina (forse 9) ma anche un po' per il pranzo (credo 2 e mezzo ma poi ho comperato le gommine per l'alito a zeroventi che non si sa mai) sapendo che per i cosi lettoni rimanenti mi hanno dato circa tre centinaia di litas, tenendo a mente che ho trovato un ostellaccio dei più fetenti sul globo che mi ciuccia 50 litas a notte (per una doppia che le singole sono finite) e che ho cenato con altro cinghiale per una 90-ina di litas...quante pinte di birra Lituana mi posso bere stasera?

PS
La piccina proprio oggi ha fatto zero, tanti auguri amore mio core de papà :)

Wednesday, August 31, 2005

Leggo, studio, progetto.

Calendario in una mano e cartina dell'europa nell'altra mi devo mettere a decidere come/quando tornare. La cosa triste è che non sono stanco per niente e che continuerei per altri 2 anni, ma non posso. Secondo i piani originali ho ancora un paio di settimane, ma non vorrei passarle a correre da una parte all'altra, so che ci sono molti posti bellissimi da qui a Roma ma non posso fare altro che posticipare diverse visite e decidere dove passare la maggior parte del tempo. La scelta è per la Polonia, non voglio perdermi Kracovia per diversi motivi e da guida ci sono cose sufficienti da fare/vedere per passarci 7/10 giorni interessanti (in realtà ce ne sarebbero per 2 mesi almeno). Conto quindi di passare il grosso del tempo che mi resta in Polonia e di attraversare di corsa le altre nazioni lungo la strada, forse un altro giorno o due nelle repubbliche baltiche, ma non molto di più e magari un'altra breve tappa verso l'italia ma devo tristemente tagliare la Germania alla quale dedicherò molto più tempo in un'altra occasione, un po' triste ma è così.

Tallin

Il salto non è così netto come mi aspettavo, la prima cittadina Estone non è molto diversa dall'ultima Russa, ma qui a Tallin è tutta un'altra cosa. Città piccina ma molto carina, quasi troppo, nel centro storico non esiste un'attività commerciale che non sia dedicata ai turisti, ristoranti, pub, negozi di souvenir e cartoline. La città si da un tono medioevale, con negozi e ristoranti a tema (in realtà di medioevale non c'è molto di più della cinta muraria ma tanto basta) ma tutto questo pippone l'ho fatto solamente per arrivare alla CENA DI IERI SERA. Non ho parole, ok che qui la cucina è semplice, ok che più di bollitoni e verdure stracotte molto non hanno, ok che poi mi si accusa di fare cibo-turismo che io queste cose schifose me ne guardo dal farle che poi si alimenta un mercato che lo sanno tutti eccetera ma ieri, dico io ieri, ieri insomma dopo le 4 ore abbondanti in dogana russa sono arrivato qui a Tallin stanco, infreddolito, affamato ed un po' cecato (che viaggiando da est ad ovest il pomeriggio hai sempre il sole negli occhi). Prendo una stanza nel primo albergo che trovo e mi metto a cercare un ristorante consono alla mia fame. Il posto si chiama "Olde Hansa", non sto qui a dire che l'ambientazione medioevale era strepitosa con illuminazione praticamente solo a base di candele (in effetti non ci vedevo molto ma forse era per il sole ad ovest) e camerieri in costume che invece che comportarsi sciattamente recitavano la parte di servitori d'epoca, mi guardo bene dall'aggiungere che la birra speziata era strepitosa e che 2 sole pinte (in boccali di coccio) mi hanno steso come fossero a tasso alcolico triplo, sto attento a non menzionare che ci ho mangiato uno spezzatino di cinghiale con farro, cipolle cotte nel miele, verdure e marmellata di ribes da far urlare al miracolo, mi vergonerei ad aggiungere pubblicamente che ero affamato (ed in genere è una cosa che i ristoratori notano) ma che dopo il solo antipasto ed il cinghiale mi sono alzato esausto e non ho nemmeno scarpettato il sugo del cinghiale, vorrei solo dire che oggi ci torno e ci mangio l'orso...si poteva mangiare l'orso?

Tuesday, August 30, 2005

Bolshoi problem (rep.)

Oggi è finita la campagna Russa ed è finita nel più classico dei modi, con un bel problema alla frontiera. Ancora non mi capacito di cosa e come sia accaduto ma anche oggi mi sono visto un viso sorridente farsi buio e ribbattere alle mie domande con un bel 'Bolshoi problem'. Avevo tutto il tempo del mondo, SPB è ad un paio di centinaia di chilometri dalla frontiera Estone, colaziono nella pasticceria dove fanno la cioccolata buona, ci metto anche 2 pastarelle, faccio i bagagli, monto il mio GPS SULLA MOTO CON LE CARTE DI SPB E DINTORNI (non è successo nulla...nulla...stai calmo, tranquillo tranquillo) e parto contento riseguendo la mia freccina nera che corre sullo schermino arancione. Alle 2 arrivo alla frontiera, dogana Russa. La ragazza che sta dietro allo sportello ha l'aria di essere una che fa le cose in automatico, non mi guarda ma mi dice che vuole il passaporto, prende, controlla, timbra, mi da un foglietto da compilare (la "Custom card" in cui dichiari cosa porti e cosa hai) e mi aiuta a compilarlo, richiede i documenti della moto, chiede il visto della moto (???) mi richiede il visto della moto... mi ri-richiede il visto della moto e nel farlo prende un foglietto da una pila di foglietti uguali che dice lei che sono tutti visti di veicoli e che se io non ho il visto per il veicolo allora è un "bolshoi problem". Tento di dirle che di visto per la moto è la prima volta che ne sento parlare ma lei mi caccia via in un angoletto buio e mi dice di aspettare...seduto...sulla moto.
Passa un'ora e la signorina non sembra considerarmi ma dagli uffici della dogana esce un militare che ha l'aria di essere uno che pensa, alto magro e con i baffi, parla piano e mi guarda attentamente. Mi saluta con un 'Buongiorno' ed almeno parla inglese, mi ridice di dargli il visto per la moto ed io invece di dirgli quello che vorrei gli dico che del visto per la moto nessuno me ne ha mai parlato. Lui si guarda i miei documenti (compresa l'assicurazione comperata in dogana) e se ne sparisce negli uffici dicendo che deve chiedere al suo capo (si vede che pensa ma non decide). E passa un'altra ora ed io sto sempre in piedi vicino al casottino del controllo passaporti, e mentre sono lì che aspetto mi si avvicina una signora in borghese che sembra una di quelle signore che fa le cose, mi dice di darle tutto quello che ho, passaporto, documenti della moto e custom card...obbedisco, e poi mi dice di aspettare...seduto...sulla moto. E passa un'altra ora...e ne passa un'altra ancora ed io sono sempre lì fermo ad aspettare, soprattutto ad aspettare la cifra della multa/salasso/ammenda o come la si vorrà chiamare. Mentre sono lì rimugino e mi interrogo di come sia possibile che una cosa così grossa mi sia sfuggita, voglio dire ok che sono pirla ma ho chiesto informazioni a tutti per 2 mesi ed ho letto report su mezza internet...nessuna traccia, rimedio il telefono dell'ambasciata italiana a mosca e mi faccio spiegare che sono colpevole e devo morire di una morte lenta e dolorosa, non ho il visto per la moto ed è colpa mia e solo mia, anche secondo loro lo dovrei avere...in ogni caso non capisco ma una versione attendibile potrebbe essere: il visto per la moto/mezzo può essere inserito nelle informazioni aggiuntive presenti nel visto personale (adesivo del visto personale attaccato al passaporto) ma può anche essere acquistato in dogana (foglietto aggiuntivo). Non è obbligatorio acquistarlo in dogana perché potresti averlo integrato nel visto personale ma chi ti controlla il visto personale e ti vede in moto senza il visto per la moto magari dovrebbe dirti qualche cosa...magari, ma anche no. Tutti quelli a cui ho chiesto informazioni si sono rivolti ad agenzie che probabilmente hanno risolto la questione con il visto integrato, io questa cosa non l'ho potuta fare ed il crucco pecione che mi ha aiutato ad ottenere il visto si è scordato di dirmi di acquistare il visto per il veicolo (passare in germania per uccidere il crucco maledetto)...questa è solo un'ipotesi e se qualcuno ne sa di più mi farebbe piacere saperlo. Passa ancora del tempo ed io sempre lì ma ad un certo punto arriva da me un tizio robusto trafelato in camicia nera che in mano tiene i miei documenti, quasi in affanno mi chiede la custom card, io gliela prendo e gliela rimetto in mano e lui prima sorpreso ma poi sorridente mi fa "ok, you can go". Fine, no bolshoi problem, no amenda no problem at all, niet, go go go!!! Non ho capito cosa sia accaduto e non ho capito perché è accaduto ma ora sono in Estonia con un crucco da picchiare e tanta saggezza in più.

Monday, August 29, 2005

Un'ora di ordinaria follia

Oggi non avevo molto da fare, ovvero diverse cose ma molte organizzative o preparative. Non mi sono svegliato presto e fatto tutto quello che dovevo per preparare la conclusione della campagna Russia mi sono ritrovato in tardo pomeriggio senza una meta. Un'occhiata alla guida e le cose principali le ho già fatte, alcune anche più di una volta ma mi risalta all'occhio l'indicazione di un negozio per attrezzatura tecnica che aveva colpito la mia attenzione ma che non avevo fatto in tempo a vedere, non molti sono segnalati sulla Lonely...vorrà dire che questo è davvero particolare. Questa volta il B&B è molto più vicino e mi ci vuole poco, con la cartina in mano sono rapidamente di fronte alla vetrina. Da fuori sembra quasi un negozio di armi da guerra, fucili, mitra, qualche pistola, dai prezzi si tratta di riproduzioni ad aria compressa ma comunque sembrano impeccabili. Entro e comincio ad occhieggiare in giro, ci sono coltelli e pugnali professionali, orologi da escursione, MagLite ed una buona dose di materiale tecnico per attività all'aperto di ogni genere. Mi inginocchio di fronte ad una vetrina per ripassarmi un po' di Victorinox svizzeri e poi passo sempre ginocchioni a guardare quella a fianco in cui c'è una bella serie di Leatherman nuovi nuovi con tutti gli accessori e le cromature possibili. Mi alzo...buio...non ricordo molto...ho solo flash ed immagini indistinte, quasi sensazioni, mi ricordo di correre nella folla del centro...mi sembra di aver sbattuto contro qualcuno per la fretta...volevo qualche cosa di piccolo rettangolare e con un chip sopra...non ricordo altro. Le prime immagini distinte di cui mi ricordo di nuovo sono nel B&B, confuso ma fresco e rilassato, pressappoco a 59 gradi e 55.983 primi di latitudine Nord e 30 gradi e 20.808 di longitudine Est.

Per la cronaca

Per la cronaca, dopo aver bighellonato per mosca per una decina di giorni, mi sono fatto un paio di gitarelle nei dintorni della capitale, qualche strada minore ed anche uno sterrato facile facile giusto per dire che non mi faccio mancare nulla. Il 25 partenza da Mosca alla volta di SPB, comincia il rientro a casa, anche se come chilometri assoluti mi allontano da Roma, concettualmente qui inizia il mio rientro (sigh). Partenza il 25 e quando salgo in moto non è presto, ma per districarmi dalla città e dal loro grande raccordo (Mkad) ci metto un'infinità, è il delirio puro. La Mkad è l'anello autostradale che gira intorno a Mosca, 5 corsie ovunque con pazzi che corrono ed inchiodano per ogni metro di asfalto libero. Oltre a questo, nelle ore di punta (credo tutto quello che non sia dalle 2 alle 5 di notte) almeno 2 delle corsie sono piene di TIR e mezzi pesanti che scaraventano nuvoloni di scarico nero in mezzo alla strada, questo in condizioni normali. Spesso ci sono incidenti e la legge impone di lasciare i mezzi dove sono fino all'arrivo della polizia, il giorno della mia partenza da Mosca, ci sono stati un paio di tamponamenti in corsia ed in corrispondenza alla mia uscita (ma che fortuna) un pulman di traverso si è abbracciato con una macchina di passaggio, un girone dantesco. Visto il tempo perso ed il tempo passato in moto decido di non tentare il massacro e di prendermi un giorno in più per un soggiorno lungo la via, scelgo Tver, una cittadina piccola (ma con 500-mila abitanti) in cui di moto ne vedono davvero una all'anno. Le strade sono massacrate e la periferia è da "Ritorno al futuro", fantastico. La moto la parcheggio dentro all'albergo ed ho anche il tempo per una passeggiata al centro e per una cena...africana. Il 26 riparto per SPB, l'idea è di fermarmi a dare un'occhiata a Novgorod se il tempo e buono e non sono troppo di fretta. Il tempo è ottimo e per la strada incrocio due BMW-isti italiani, chiacchiera, confronti, molto simpatici ma poco tempo da passare insieme, peccato. A Novgorod ci arrivo per un boccone ma riparto all'imbrunire per gli ultimi 170 chilometri per arrivare a SPB con il buio. Per la cronaca dall'altroieri sera sono a San Pietroburgo, il GPS l'ho fracassato ieri ed oggi ho meditato il suicidio per diverse ore.

Confronti

L'esperienza a Mosca è stata molto diversa dall'esperienza a SPB, per molti aspetti.
A SPB ho fatto il turista, ho visitato musei e visto palazzi, sono stato principalmente al centro ed il più delle volte con la guida in una mano e la macchina fotografica nell'altra. Il centro l'ho visitato a piedi e non ho avuto bisogno di girare con i mezzi locali, anche l'alloggio era molto centrale, turista in posti da turista, bello comunque. A Mosca la stessa cosa non è stata possibile, in albergo all'inizio, in appartamento poi ma sempre lontano dal centro ho dovuto adattarmi e prendere i mezzi locali, guidare nel loro traffico ed integrarmi molto di più. Anche le principali cose da vedere a SPB sono molto più localizzate e visitabili da un buon camminatore mentre a Mosca senza metro o altri mezzi è impossibile pensare di districarsi e muoversi in tempi credibili. Oltre a questo, soprattutto per merito dell'amico dei grandi viaggi, passato a trovarmi durante la mia permanenza in città, ho passato delle giornate fantastiche, molto meno turistiche ma molto più a contatto con la realtà locale, SPB è fantastica, ma Mosca mi è restata nel cuore, davvero.