Tuesday, August 30, 2005

Bolshoi problem (rep.)

Oggi è finita la campagna Russa ed è finita nel più classico dei modi, con un bel problema alla frontiera. Ancora non mi capacito di cosa e come sia accaduto ma anche oggi mi sono visto un viso sorridente farsi buio e ribbattere alle mie domande con un bel 'Bolshoi problem'. Avevo tutto il tempo del mondo, SPB è ad un paio di centinaia di chilometri dalla frontiera Estone, colaziono nella pasticceria dove fanno la cioccolata buona, ci metto anche 2 pastarelle, faccio i bagagli, monto il mio GPS SULLA MOTO CON LE CARTE DI SPB E DINTORNI (non è successo nulla...nulla...stai calmo, tranquillo tranquillo) e parto contento riseguendo la mia freccina nera che corre sullo schermino arancione. Alle 2 arrivo alla frontiera, dogana Russa. La ragazza che sta dietro allo sportello ha l'aria di essere una che fa le cose in automatico, non mi guarda ma mi dice che vuole il passaporto, prende, controlla, timbra, mi da un foglietto da compilare (la "Custom card" in cui dichiari cosa porti e cosa hai) e mi aiuta a compilarlo, richiede i documenti della moto, chiede il visto della moto (???) mi richiede il visto della moto... mi ri-richiede il visto della moto e nel farlo prende un foglietto da una pila di foglietti uguali che dice lei che sono tutti visti di veicoli e che se io non ho il visto per il veicolo allora è un "bolshoi problem". Tento di dirle che di visto per la moto è la prima volta che ne sento parlare ma lei mi caccia via in un angoletto buio e mi dice di aspettare...seduto...sulla moto.
Passa un'ora e la signorina non sembra considerarmi ma dagli uffici della dogana esce un militare che ha l'aria di essere uno che pensa, alto magro e con i baffi, parla piano e mi guarda attentamente. Mi saluta con un 'Buongiorno' ed almeno parla inglese, mi ridice di dargli il visto per la moto ed io invece di dirgli quello che vorrei gli dico che del visto per la moto nessuno me ne ha mai parlato. Lui si guarda i miei documenti (compresa l'assicurazione comperata in dogana) e se ne sparisce negli uffici dicendo che deve chiedere al suo capo (si vede che pensa ma non decide). E passa un'altra ora ed io sto sempre in piedi vicino al casottino del controllo passaporti, e mentre sono lì che aspetto mi si avvicina una signora in borghese che sembra una di quelle signore che fa le cose, mi dice di darle tutto quello che ho, passaporto, documenti della moto e custom card...obbedisco, e poi mi dice di aspettare...seduto...sulla moto. E passa un'altra ora...e ne passa un'altra ancora ed io sono sempre lì fermo ad aspettare, soprattutto ad aspettare la cifra della multa/salasso/ammenda o come la si vorrà chiamare. Mentre sono lì rimugino e mi interrogo di come sia possibile che una cosa così grossa mi sia sfuggita, voglio dire ok che sono pirla ma ho chiesto informazioni a tutti per 2 mesi ed ho letto report su mezza internet...nessuna traccia, rimedio il telefono dell'ambasciata italiana a mosca e mi faccio spiegare che sono colpevole e devo morire di una morte lenta e dolorosa, non ho il visto per la moto ed è colpa mia e solo mia, anche secondo loro lo dovrei avere...in ogni caso non capisco ma una versione attendibile potrebbe essere: il visto per la moto/mezzo può essere inserito nelle informazioni aggiuntive presenti nel visto personale (adesivo del visto personale attaccato al passaporto) ma può anche essere acquistato in dogana (foglietto aggiuntivo). Non è obbligatorio acquistarlo in dogana perché potresti averlo integrato nel visto personale ma chi ti controlla il visto personale e ti vede in moto senza il visto per la moto magari dovrebbe dirti qualche cosa...magari, ma anche no. Tutti quelli a cui ho chiesto informazioni si sono rivolti ad agenzie che probabilmente hanno risolto la questione con il visto integrato, io questa cosa non l'ho potuta fare ed il crucco pecione che mi ha aiutato ad ottenere il visto si è scordato di dirmi di acquistare il visto per il veicolo (passare in germania per uccidere il crucco maledetto)...questa è solo un'ipotesi e se qualcuno ne sa di più mi farebbe piacere saperlo. Passa ancora del tempo ed io sempre lì ma ad un certo punto arriva da me un tizio robusto trafelato in camicia nera che in mano tiene i miei documenti, quasi in affanno mi chiede la custom card, io gliela prendo e gliela rimetto in mano e lui prima sorpreso ma poi sorridente mi fa "ok, you can go". Fine, no bolshoi problem, no amenda no problem at all, niet, go go go!!! Non ho capito cosa sia accaduto e non ho capito perché è accaduto ma ora sono in Estonia con un crucco da picchiare e tanta saggezza in più.

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