Monday, September 05, 2005

Di poche parole.

Polonia e di nuovo tutto da capo, cartelli stradali, moneta, telefono, prezzi, lingua...in realtà ho perso completamente il filo ed anche per dire 'grazie' vado in palla e mi limito a sorridere. In Lituania ho chiesto indicazioni credo in inglese e mi hanno risposto in russo...ed ho capito (???). Sono molto confuso e va sempre peggio. Ieri ingresso in Polonia, fa caldo, molto caldo, mi fermo per fare benzina e per bere qualche cosa e fermo la moto ad un distributore in un paesino desolato. Faccio il pieno, compero da bere (non credo di aver parlato) e mi metto a sorseggiare la bibita vicino alla moto. Si avvicina un bambino che avrà 7 anni, non mi dice nulla, accenna un sorriso e si fa vicino alla moto, si sta mangiando un sacchetto di cialde da gelato di quelle a tubo, si guarda la moto e poi guarda me, continua a non dire nulla, ed io nulla ribadisco. Mi guarda fisso e dopo un po' mi fa un cenno come per offrirmi una delle sue cialde, declino ma commosso da tanta generosità mi lancio in un ardito dialogo, gli faccio: "Bank?", lui continua a non dire nulla ma annuisce comprensivo...incerto sull'effettiva comprensione del mio messaggio ripeto ancora "Bank?" e questa volta faccio dei circoletti con le mani che potrebbero essere interpretati come "Qui intorno?" ma anche come "Qui è tutto un magna magna", ma confido nelle sue capacità intuitive. Lui mi ripete che è d'accordissimo, e nell'annuire questa volta chiude anche gli occhi, come a dire che da questo punto di vista non dobbiamo più spiegarci nulla. Lo ringrazio di cuore con un pollice alzato e me ne vado mentre lui ha la testa praticamente tra il contachilometri e la borsa serbatoio, viaggiare da soli è bello perché si fanno un sacco di amici lungo la strada, alcuni non parlano molto però.

1 Comments:

Blogger Krl said...

Ero a corto di argomenti di conversazione...forse ne aveva 8.

5:46 pm  

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